Cronache quotidiane di chi incontro e.....
Friday, June 19, 2009
Pallagorio-18.06.09
Riprendo a raccontare la mia vacanza o meglio I mei incontri in paese, faccio un po di mente locale e proprio la sera degli spogli delle schede elettorali, davanti casa mia, scendo giu’ho gia’ cenato e molta gente curiosa staziona davanti alle due sezioni, che iniziano a controllare e verbalizzare I voti dele schede, un rito cosi lento e noioso che mi hanno spinto a chiacchierare fuori con I paesani accorsi, tra questi il sig. Guido Panzarella, chiedendomi quanto tempo ho dedicato a questa vacanza-.” A Franco lo senti?”- E’ da un’anno che non lo sento via e.mail. – “ E con Leonardo ti senti via computer?”.- Neanche a dirti il vero non lo vedo da oltre 20 anni- “ Chiamalo anzi vai a trovarlo lui abita a Roma, ho il suo numero al mio cellulare che non ho qui con me, ma se vieni andiamo a prendere il suo numero….”- Zu Guido mi fa una breve panoramica della situazione locale, che versa nel’apatia, nell’ozio, anzi ci tiene a precisare che lui si tiene in forma proprio andando ancora in capagna. – “ Se rigna bronda c bogna! Astu sbiari…” La nostra chiachierata viene interrotta quando Pino Astorino, viene a salutarmi, e con lui facciamo un flashback, della radio, che agli inizi si chiamava Antenna libera, e la prima sede era collocate davanti il bar di suo padre il defunto Tommaso Astorino, a quei tempi l’epicentro della vita del paese era proprio nel suo bar, li la gente si accalcava e si sedeva in quelle sedie di ferro, ed I tavolini fuori, con la saletta bigliardi opposta al bar, e li sopra ci stava la prima sede della radio, di cui il trasmettitore andava con tre batterie a 9 volts, con gran gioia di Raffaele Proto che aveva il negozio in piazza e ci vendeva queste batterie che duravano pochi giorni, poi alla fine capimmo che bastava un’alimentatore ed avremmo evitato di fare la colletta per comprare le batterie. A quei tempi, l’audio veniva dall’impianto stereo ( casse acustiche e mobiletto contenente ricevitore radio e giradisci) di Ciccio Spezzano, e la cosa unica era che la musica arrivava al microfono acceso, insomma se si abbassava il volume si sentivano le nostre voci.In quel primo gruppo facevano parte: Araco Franco, Maurizio Spezzano, Rocca Angelo,Egidio Gangale, Clausi Angelo, Pino Astorino, Panzarella Leonardo, Astorino Salvatore Ciccio Spezzano, Iocca Giuseppe ed altri che magari hano continuato a collaborare nelle edizioni successive, infatti la sede dopo quella, vicino al bar, fu quella di Ruggero Vinvenzo l’attuale ciabattino. E li abbiamo avuto un’altra schiera abbondante di volontari per la radio. Un giorno scrivero’ la storia ed il tempo delle radio libere, di cui il 60 % dei giovani e’ transitato collaborando volontariamente, e molti di questi giovani sono quelli che hanno avuto piu’ successo nella loro vita. Se gli si chiede hai partecipato alla radio locale, la risposta e si, li era il luogo dove insieme sognavamo un futuro migliore, li era il luogo dove sviluppavi la relazione sociale, li era il luogo che ti divertive sentendo la musica preferita e questa poi veniva irradiate dale scarse antenne agli inizi, erano gli anni 1975-8 e tutti noi andavamo a Crotone a studiare. E.P.
Altra poesia di Antonio Forcinito, questa e' dedicata a suo padre , il defunto Salvatore Forcinito.
Il mio caro papá
Lontano è il ricordo del tempo
Quando piccolo mi tenevi la mano
Era un piccolo gesto affettuoso
Che mi rendeva molto felice
Eri forte come un leone
Ero molto orgoglioso di te
Mi raccontavi storie vissute
Tenendomi seduto sopra di te
Erano momenti molto felici
Ero contento di passarli con te
vivendo onesto e lavoratore
mi davi affettuoso, lezioni di vita
crescendo con amore e valori
non pensavo ai temuti dolori.
Poi ti vedevo molto cambiato
Il tempo passava pure per te
Ma per me nulla era cambiato
Tu eri sempre il mio caro papà
Ma il giorno che tanto temetti
Con angoscia l’ho pure vissuto
Il corso della vita nessuno ha cambiato
anche tu, per sempre, ci ai lasciato
non ci sei, per scambiare due parole
ma sarai sempre nel mio cuore
anche se la tua storia qui è finita
ti ringrazio del bene
che mi hai dato per tutta la vita
Tuesday, June 01, 2009
Oggi vi presento un nostro compaesano che oltre ai motori che ripara con passione ha trovato la vena poetica, con grande mia sorpresa non mi aspettavo che Antonio Forcinito quando finisce di lavorare nella sua officina prende il suo computer portatile e scrive i sentimenti, le osservazioni, i cambiamenti del nostro paesino. Ecco le sue poesie di cui una in albanese che fotografa il paese in lirica poetica. Il numero della loro officina meccanica e' questo:0962 764812
L´amore di coppia
com´e penoso amar
chi il tuo fervor ,non corrisponde
sentir un’attrazione immensa,
che viene soffocato dall’indifferenza.
come una rosa, in piena fioritura
bella da vedere ma pungente se la tocchi,
fa svanir i sogni con gesti stravaganti.
a volte delusi! si pensa al tradimento,
ma l’amore grande ,fa svanire; il pensiero angusto. 1
sperando che,si avveri ,l’abbraccio desiderato ,
anche! se sa di certo di prendere un abbaglio.
abbaglio oggi e domani pure abbagliato
uno si scoccia di non sentirsi amato,
un muso lungo e gesti di mani
non c’e ´ futuro di coppia ,per il domani.
il domani,invece,si preannuncia a posto,
per quelli che l´amor e´ corrisposto.
uno sguardo,un sorriso ed una carezza,
e la coppia va d,accordo che e´ una bellezza.
a volte c’e` pure il broncio.be!!ma dura poco
si sa,stando vicini,si accende un grande fuoco.
il fuoco dell’amore che arde nei cuori
fa dimenticare i problemi di fuori.
Puheriu oshtÁ nteri aji
Puru si ning vehet mo Piperi
Sa tÁ bohen ehjpt e puru grurt
jashtÁ vehehj me ghariurt
jasht nani vehet pa mah
E ning qehet nente mo ngrah
Hjpara bohej tutu me dorÁt
E kashuni ish i pijot fortÁ
Nani ning shurbehet mo me dorÁ
ma domi gjith tÁ folmi njÁ trator
Shurbiarit bohet te njÁ herÁ
Ma ning bohet mo grur e verÁ
Te hora tÁ bohehj njÁ shtupi
Shurgehj gjithÁ njÁ gjetuni
Te sosurit bohehj njÁ kumbit
E ning vrehej kush haj e kush kish pit
O vritehj derku o ish vindima’
Bohej festÁ me verÁ, buk e bakagha
Gjindjet kishin pak
Ma duhshin mirÁ puru si ngÁ kishin njÁ xhak
Nani bashk ning bohet nente mo
Njeri e jetri bonjn tuto p’ato
kush ning ka nente cÁ me bon
vren ai cÁ vjen e puru kush shkon
nani gjogha oshtÁ e thatÁ
tÁ rimi bashkÁ ngÁ kemi mo mot
jemi tÁ marrura e tÁ kemi mo shumÁ
ning dunarami se moti shkon
aji shkon e burri dunaret kur o pjak …… se te ki katund jemi nteri mo pak ka fjalÁt tÁ liga ngÁ ka tÁ bomi vesh…….. ka tÁ duhami mirÁ te ki katund arbÁresh<<< ka tÁ duhami mirÁ nga gjetuni ………. jemi gjth ka ki Puheri
kur tÁ skjoh tijh ÁshtÁ si epara her
krozza jim girarin si gni bitumer
me tij, kusk e din cÁ deja tÁ boia
mÁ rispundirin!! digam lik ca comt tÁ goia
nani mÁ ke propiu skocia ,
vete gjiegna njetrÁ gra
cam vretu e cam gira
gjietrÁ gra cam capara
nani nulu cat dunaretÁ
te nejÁ ras cat boscaret
penzaria se jscia pruvidi
gjegjni cÁ ca succedi.
Cam vatu ka aio gardi
re pecurari me a ta di,
te gji gherÁ jiki te cozzarelli
sa cu re piaku te gariureli
propiu u catÁ iu cam ncapa
ning deja tÁ ju kisha disturba
jam vietu i mberverarumÁ
spostaram gjh i ncazzarum
ca coracciti vete provari
forzi ati e cumbinari
ma te gjiÁ gur cam sciughia
e gjiÁ comb u cam sloga
te ghora nin go nente cÁ me bon
marmi maknin e vemÁ casbon
e cumbinarmi forzi ati
ma cat somi nani nani
me maknin te gnÁ ras jiemi aparta
ma te mo tÁ bucurit na can tampona
cÁ cam pati! menzin cam ruvina !
e al fine nente cam cumbina
vete mronda gjisk i ncazzarum
puru esugk rigna i curcarum
graia jime mÁ ca coccola
e ala fine me ato e cam cumbina
Antonio Forcinito
Wednsday, May 26, 2009
Continuna... non solo la mia vacanza in paese ma anche la calura di questi giorni, pare che il Maggio 2009 abbia raggiunto il recod della temperatura, sopra i 30 gradi di solito bisogna aspettare la fine di Giugno invece abbiamo un caldo che non guasta con il verde intorno, ma certamente da' una botta anzi una scossa ai vecchi ed i bambini che subito soffrono questa temperatura, dal freddo al caldo senza potersi adattare. In tutti i modi l'altra sera, stavo per uscire e farmi una bevuta d'acqua alla villetta vicino, ed incontro Pasquale Bonanno, uno dei due fratelli che hanno o forse dovrei dire avevano l'attivita' di fabbro vicino all'abitazione del defunto Felice Masino. Ebbene dopo i convenievoli, facciamo una chiecchierata sulla situazione locale, e nazionale, dicendomi: " Io non cito ne rossi, ne verdi, ne bianchi, ma se siamo stati costrettti a chiudere bottega e partire fuori la colpa e di tutti noi, che cerchiamo di arrivare ad un risultato anche usando vie scorrette, la colpa e' nostra che subiamo e mai ci lamentiamo di questo o quello, e poi alla fine paghiamo il prezzo, il prezzo che il paese si spopola e queste case qui neanche le -Cuccuvelle- le vogliono". Allora gli gliedo: - Pasqua, ma allora questa crisi quando passa e cosa faresti per portare piu' popolazione?. - " La crisi passera' almeno tra due anni, ed ancora piu' gente sara' costretta a partire come me, per cambiare le cose ci vorrebbe una strada fatta bene per collegare Pallagorio a Ciro 'Marina, che invece dei 45 minuti attuali ci basterebbero solo 25, poi mettere delle insegne adatte e far sapere ai turisti estivi che a soli 25 minuti puoi avere acqua buona e aria fresca e naturalmente case o alloggi adatti". - Ma allora se avessimo i turisti, dopo mancherebbero i servizi, come quello che offrivi tu, cioe' il fabbro?- " Si questo e' vero ma io a questo punto ci ripenserei, magari offrendo oggetti lavorati a mano, o ferro battuto, e ne basterebbero pochi di essi venduti giornalmente per rendermi autonomo e quindi vivere in paese, sai adesso parliamo da una cosa all'altra c'e' un argomento di attualita', che sta toccando glia allevatori, che se non si prendono provvedimenti anche gli allevatori saranno costretti a piantare baracca e partire, sai e' la Brucellosi?". - Si ne ho sentito parlare perche' mio zio e mio fratello sono in questo campo. " Ed ora hanno trovato questo per dare vita difficile agli allevatori, eppure io per quanto ne so, questa Brucellosi e' sempre esistita, anzi mi pare che il latte non fosse buono, ma la carne si, ma pensandoci bene se queste non figliavano per via della brucellosi quindi neanche il latte potevano dare, quindi come vedi bastano cose cosi, per far cambiare l'economia di un paese." - Si e' vero comnunque ora andiamo a dormire sono gia' mezzanotte passate, e ci salutiamo. Nel frattempo ieri io ho fatto una piccola ricerca parlando con lo zio e poi anche con mio fratello, argomento Brucellosi, che pre chi non sapesse di cosa si tratta, e di un infezione dei bovini che si trsmette tra di loro, e questa porta all'animale di avere una lieve febbre, e se femminile diventa improducente, tutto qui. Infatti la scorsa settimana mio zio insieme a mio fratello ed altri allevatori della provincia di Crotone sono andati insieme ad altri allevatori a protestare a Catanzaro all'ufficio della Profilassi, un'Ente Statale che analizza campioni di sangue, qui i veterinari della zona mandano le fialette del sangue che prelevano ai bovini. Gli allevatori sono andati li a protestare perche' sospettano che una non corretta anasi di questo sangue, a volte risulta per l'allevatore la distruzione il fallimento per la sua attivita' non solo di tutti i capi infetti, con ripetute analisi che diventano stessanti specie se le bestie vivono non in stalla. Fino a qui possiamo capire che, questo Ente faccia il suo lavoro e ci auguriamo che si attenga alle prescrizioni di legge, se poi lo faccia corretto o no, non sta a me evidenziarlo che ne riporto la cronaca, ma la cosa piu' assurda che l'animale o meglio il bovino che sia di tipo vitello, vitella, manzo, vacca, toro, che risulta positivo alla brucellosi deve essere macellato, e la sua carne finisce nelle tavole, mentre lo stato paga all'allevatore meta' del valore commerciale, pero quella carne che arriva nelle nostre macellerie, non viene mica venduta a meta' prezzo, anzi non viene neanche comunicato al consumatore che trattasi di bovino affetto da brucellosi. E qui francamente mi sento inutile perche' qualcuno di noi compra la carne e non sa che quell'animale costretto alla macellazione, crea svantaggi all'allevatore che deve disfarsene, costretto per legge, svantaggi all'economia del paese, al consumatore che la paga a prezzo normale e non ridotto, quindi se non sono stupido ci guadagnerebe chi commercia tali carni, e chi vi lavora in quest'industria delle carni che si ramifica dal sud al nord, i veterinai che sebrano tutti impegnati a fare prelievi a destra e manca, altrimenti la loro professione sarebbe estinta, ed infine pare di capire che questo Ente della Profilassi giustamente, si crei molta occupazione a fare le analisi di rito. Mi chiedo ma siamo in Cina, o in Italia? Dico la Cina perche' li esiste un controllo e commercio tutto statale non privato come da noi, qui invece da noi mi pare che lo Stato Italiano penalizzi glia allevatori per avantaggiare il commercio di queste carni provenienti da carni brucellose, e se cosi fosse, queste carni non dovrebbero arrivare ai (consumatori ignari), i quali sono anche penalizzati inquanto pagano carne infetta da brucellosi ad un prezzo intero, quando in verita' essa dovrebbe arrivare alle tavole a meta' prezzo, perche' quella carne e' stata pagata meta' all'allevatore sfortunato di avere capi con brucellosi. Il povero malcapitato allevatore mica va a cercala da se la brucellosi, o mica va a contaggiare le sue bestie, quindi e' giusto che riceva un compenso, o per curare le bestie o un risarcimento che in realta' andrebbe usato per comprare bovini sani. Se la meta' del risarcimento che viene adesso dallo Stato venisse aggiunto il ricavato della macellazione, il nostro allevatore alla fine dei conti avrebbe il valore giusto del suo bestiame. Invece tutt'ora la carne viene venduta senza sconto e senza segnalazione al consumatore. Da notare che pare, dicono che la carne anche se viene da animale con Brucellosi non reca danni!. Ma questo chi lo garantisce?. Ha mai fatto qualcuno una ricerca o degli studi approfonditi, che magari in giro ci siano piu' squilibrati perche' nutriti da carni con brucellosi?. Il problema resta irrisolto, e siccome io ne vengo a conoscenza ve lo trasmetto affinche' voi tutti sappiate cosa c'e' dietro quella fettina di carne, e se un giorno vedete un'allevatore a spasso sapete che per colpa o grazia della Brucellosi la sua mandria e' destinata al macello, e lui difficilmente' potra' riffarla come prima non avendo le risorse economiche eque al danno ricevuto, e tutto cio' mentre noi compriamo magari la bistecca alla Brucellosi. Credo sia arrivato il tempo farlo presente a quel politico, o quel signore che sta in ufficio, che dietro quelle cartocchie, o quelle fialette di sangue prelevato si gioca il destino di una parte della nostra economia agricola, quella piu' antica dei nostri avi, la pastorizia, e se c'e' un male non deve nuocere il piu' debole, il piu' indifeso, perche' non sa scrivere o parlare perche' chi va appresso alle vacche fino ad oggi certamente non ci va per fare dell sport, ci va per poter sbarcare il lunario come meglio puo', e noi Calabresi, siamo buoni, ma non fessi, e la carne la vogliamo mangiare in allegria sapendo di aiutare i nostri allevatori, nessuno la mangerebbe sapendo che quella carne canbia il destino di uno di noi e della nostra misera ma bella Calabria. Domani non so se riesco a prendere la linea telefonica, ma state certi che se ci riesco chiamero' alla linea verde della radio tre della Rai, dove ogni mattina alle 7.00 c'e' la trasmissione Prima Pagina, dove ognuno potra' riportare all'attenzione pubblica ed alla stampa problemi attuali, ma riprovero' per porre all'attenzione la Brucellosi. Eugenio Perri.
Per correttezza inseriamo qui un link che vi spiega tutto sulla brucellosi cliccate la parola trasferiscimi informazioni sulla brucellosi.
Monday, May 24, 2009
Eccomi assegnato uno spazio su misura a mia richiesta , per scrivere la mia cronaca quotidiana di chi incontro per strada di chi vedo, e di chi se ne sta all'ombra. Domenica pomeriggio stavo riposandomi, mi ero dimenticato che allo stadio comunale ci fosse la partita, cosi uscendo ho preso la macchina con camera fotografica e sono arrivato davanti allo stadio, trovato parcheggio, con il sole che picchiava da ponente, mi sono detto se debbo scattare qualche foto mettiamoci dalla parte favorevole, anche perche' nello stadio mi pare che il pubblico non e' ammesso dentro la recizione. Cosi ficcando l'obbiettivo dentro le grate del cancello d'entrata, potevo osservare il campo nella sua ampiezza, sulla sinistra vi erano due macchine dei Carabinieri anche loro all'ombra e poi un signore con i baffi, attacato vicino al cancello, che se non sbaglio mi pare fosse Ciccio che aveva la pasticceria, mandava i "vafanculo" ai Savellesi, che si erano fermati nel gioco, vedi foto, mancavano pochi minuti alla fine, gli chiedo in albanese " Cusch ost vincirir? -Pugheriu 3 a 2 me Savellin" . Tempo di fare altre due scatti e l'arbitro da i tre fischi di chiusura partita, senza chiedere chi ha segnato, decido di scendere in paese ed evitare l'ingorgo che si crea nella strada del campo. In serata ho incontrato un paesano che ci chiama Paquale ed abbiamo parlato della crisi locale e nazionale, lui si chiama Pasquale Bonanno.... (continua domani). Eugenio Perri.
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